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foto 2: il ripetitore di 5G
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commento su telegram:
Questa è via Carducci a Mestre, in foto il pilastro dove ha finito la sua corsa il bus dopo l’ennesimo malore accertato dell’autista, sullo sfondo potete vedere un antenna 5g.
fonte:
https://t.me/oltrelamatrix/1224
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commento su telegram:
Mestre è la nuova AntennaLand
Esiste un collegamento tra gli incidenti di Mestre – che hanno coinvolto due Bus ad alimentazione elettrica – gli autisti “vaccinati†e le numerose antenne 5G presenti sul territorio? A questa domanda, vista l’ampia gamma di studi che mostrano una letale interazione tra i campi elettromagnetici ed il grafene, inoculato nelle vene dei sierati, segue una risposta affermativa.
E’ dimostrato che un mezzo elettrico sottopone i suoi occupanti ad un potente irraggiamento elettromagnetico. E’ dimostrato che il grafene è impiegato come vettore per nanotecnologie iniettabili che, guarda caso, rispondono e si attivano in presenza di segnali o interferenze elettromagnetiche, come quelle dei cellulari e dei ponti UMTS.
Il grafene determina la morte cellulare e provoca coaguli e/o emorragie. E’ quindi altamente probabile che l’elevato numero di malori fatali, occorsi in questi ultimi due anni, abbia attinenza con le iniezioni nonché con l’elettrosmog ed è chiaro che i soggetti che hanno ricevuto una o più dosi sono ormai delle mine vaganti, pronti a morire da un momento all’altro.
I tre fattori sin qui esposti sono una miscela esiziale. Intendiamoci… non pensiamo che tutto ciò rappresenti un incidente di percorso, visto che è parte di un piano scellerato il cui epilogo è dietro l’angolo.
Non è assolutamente fortuito che, nel caso della tragedia di Mestre, le autorità , con scientifica premeditazione, abbiano avuto cura di rimuovere tutte le prove del misfatto, nel tentativo di occultare una dura realtà : il conducente del Pullman ha avuto un malore, poiché obbligato ad iniettarsi una pozione velenosa – coperta non a caso da segreto militare – per mantenere il lavoro. Non dimentichiamolo e non dimentichiamo i nomi dei responsabili.
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