Marcianò:
Ulrike Lohmann è una docente di Fisica dell’atmosfera presso l’ETH di Zurigo ed è specializzata in nefologia. Nel 2013 la professoressa Lohman eseguì delle analisi presso l'aeroporto di Zurigo, insieme con l’Ufficio federale dell’aviazione. Gli esami erano finalizzati a stabilire la composizione chimica dei gas di scarico delle turbine.
Fu reperita in primo luogo fuliggine che è essenzialmente carbonio, come nel gas di scarico degli autoveicoli. Non solo, furono rilevati sedici (16) diversi metalli tra cui bario ed alluminio, ma anche ferro, nickel, piombo, rame oltre al calcio (al quale abbiamo fatto riferimento nell'ultima intervista su BorderNights).
Le rilevazioni della scienziata elvetica sono una conferma che le analisi di combustibile Jet-A1, commissionate da Tanker enemy ad un importante laboratorio francese, furono indubbiamente superficiali. Abbiamo ora le dichiarazioni di un’esperta, Ulrike Lohmann. Ella dichiara di aver trovato metalli nei gas combusti degli aviogetti, ma anche nel carburante aeronautico. Tra questi metalli, ovviamente, si annoverano alluminio e bario.
Che cosa abbiamo sempre sostenuto?
I negazionisti di regime hanno senza sosta asserito che non è possibile che i carburanti avio contengano bario ed alluminio; ora, di fronte ad acquisizioni inconfutabili, con la solita improntitudine, affermano che le concentrazioni di questi e di altri metalli non sono poi così elevate.
Ammesso e non concesso che ciò sia vero, come ignorare il problema dell’accumulo, considerate le ingenti e quotidiane emissioni tossiche del traffico aereo?
http://www.tankerenemy.com/2016/07/la-scienziata-elvetica-ulrike-lohmann.html
fonte su telegram: